Vuelta a España 2018, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2018.

TOP

Simon Yates (Mitchelton-Scott): Il britannico dà prova di grande intelligenza lungo le rampe Les Praeres. Lascia sfogare i colombiani e poi piazza la stoccata decisiva all’interno dell’ultimo chilometro. Rispetto al Giro sembra già essere maturato e chissà che questo modo di correre un po’ più conservativo non gli possa permettere di portare il simbolo del primato fino alla fine.

Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo): Saltato Bennett è lui il capitano in casa LottoNL-Jumbo. L’olandese accende subito la miccia nell’asperità finale, allungando e costringendo gli altri favoriti ad esporsi. Generosissimo, l’ex maglia rosa non si risparmia, attaccando e ricucendo sui colombiani quando sono loro ad allungare. Al Tour ha già dimostrato di non aver paura quando c’è da provarci e a questa Vuelta potrebbe essere la variabile impazzita. Per il podio c’è anche lui.

Bahrain-Merida: Finalmente una squadra che prende in mano l’iniziativa e non lascia dieci minuti ai fuggitivi. Se i big arrivano a giocarsi il successo di tappa è merito soprattutto loro, e poco male se il capitano Ion Izagirre non finalizza, chiudendo solo nono. Vincenzo Nibali, Hermann Pernsteiner, Gorka Izagirre e Ivan Cortina sono stati gli autori del forcing che ha spezzato il gruppo, mandando in difficoltà, tra gli altri, l’ex maglia Rossa Jesus Herrada.

FLOP

Nairo Quintana (Movistar): Il colombiano è forse il più forte in corsa, ma i tempi dei suoi attacchi continuano ad essere discutibili. Anche oggi aspetta probabilmente troppo per lanciarsi in avanscoperta, con i suoi avversari che lo marcano stretto e nel finale gli danno il ben servito, soffiandogli la vittoria di tappa, gli abbuoni e anche qualche altro secondo. Di spazio per dimostrare la sua forza ce n’è ancora, ma intanto il suo compagno di squadra Valverde gli è tornato davanti in classifica.

Wilco Kelderman (Team Sunweb): Passo indietro per il corridore olandese, che conferma di non essere a suo agio su queste pendenze, staccandosi non appena comincia la bagarre. Alla fine paga ben 1’02” da Yates; decisamente troppo per un corridore che già aveva compromesso le sue possibilità di podio nella tappa dei ventagli. L’unica nota positiva è che ora avrà più spazio per provare a vincere una tappa.

David De La Cruz (Team Sky): Il corridore spagnolo si fa ingenuamente sorprendere dal forcing in discesa della Bahrain-Merida e di Vincenzo Nibali ed è costretto ad inseguire per tutto il tratto di avvicinamento all’ultima salita. Alla fine non riesce a rientrare e nelle pendenze finali paga gli sforzi, perdendo più di quattro minuti dai big. Compromessa la classifica, l’atleta di casa dovrà cercare di andare a caccia di un successo di tappa, sperando magari che il gruppo gli lasci abbastanza spazio per rientrare nella lotta alla Top10.

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